Solitamente tra l’immaginario collettivo dei rivenditori e utilizzatori finali è di uso comune parlare di Grès porcellanato “tutta massa” ogni qualvolta si deve presentare un pavimento all’utente finale, in quanto negli ultimi anni la linea di definizione con l’avvento della decorazione in digitale e, l’utilizzo di impasti colorati sempre più simili alla colorazione grafica della superficie soprastante, diventa al quanto di difficile comprensione.
Le piastrelle di ceramica possono essere smaltate o non smaltate. Le piastrelle smaltate (GL) hanno la superficie ricoperta da uno strato di vetro colorato, che impar-tisce ad essa importanti caratteristiche estetiche (di colore, lucentezza, decorazione, sfumature, etc.) e tecniche (di durezza, impermeabilità, etc.).
Tutte queste caratteristiche, sia tecniche che estetiche, dipendono dal tipo di smalto e possono variare in un campo molto ampio. Nelle piastrelle smaltate si riconosce dunque una discontinuità di composizione e caratteristiche nello spessore, e si distingue lo strato superficiale, dello spessore che va da pochi decimi di millimetro a 1-2 mm nel caso di prodotti particolari, dal supporto sottostante.
Le piastrelle non smaltate (UGL) sono invece uniformi in tutto lo spessore, senza nessuna differenza e discontinuità fra superficie e corpo. Anche se, ad una prima considerazione, questa circostanza appare limitare drasticamente la variabilità di aspetto della superficie di esercizio, pure un intensa attività di ricerca ha permesso di sviluppare oggi tecniche, materiali e tecnologie di preparazione delle polveri che permettono di ottenere tessiture superficiali ed effetti decorativi prima del tutto sconosciuti per le piastrelle non smaltate. La gamma degli effetti superficiali è ulteriormente estesa dalla possibilità di applicare tecniche di levigatura, lucidatura, etc.
Spesso le piastrelle UGL quindi considerate tutta massa hanno applicazioni di decorazioni superficiali con tecnica digitale e non, che servono per ricreare un aspetto più veritiero nel caso di imitazioni di Pietre, legni, Marmi presenti in natura ma che snaturano in parte a livello tecnico della classificazione di appartenenza pur mantenendo resistenza e colorazioni simili all’impasto sottostante .
Il termine tutta massa venne coniato a fine anni ‘80 con l’inserimento della tecnologia del Grès porcellanato nelle produzioni locali del grès puntinato sale e pepe.
In seguito la tecnologia si sviluppò andando a mescolare atomizzati coloroti ( impasti di differente natura con carrelli che permettevano di ricreare venature e striature di colori differenti che dopo pressati e cotti davano un’aspetto estetico simile ai marmi pur non avendo la possibilità di avere definizioni grafiche soddisfacenti.
Attualmente nel 2019 la riproduzione fedele dei materiali che si trovano in natura e, per ottimizzazione di impianti anche i prodotti in grès in generale, hanno tutti impasti colorati simili alla superficie e decorazioni superficiali molto fedeli alla natura, possiamo concludere dicendo che a parte piccole produzioni realmente UGL, il restante è dato da un UGL ibrido.
Per una facile verifica del materiale scelta basta verificare la scheda tecnica che le Aziende produttrici sono obbligate a fornire e vedere la classificazione di appartenenza oppure è possibile riscontrarlo nel coefficiente di resistenza all’abrasione, laddove è utilizzato la prova PEI si tratterà di materiale smaltato (GL) mentre laddove sarà indicata l’abrasione profonda si tratterà di tutta massa (UGL).
I prodotti classificati GL solitamente sono sono adatti a uso privato mentre i prodotti classificati UGL hanno caratteristiche tecniche adatte anche per locali pubblici e alto traffico.
Visto le tecniche odierne e meglio un gres porcellanato tutta massa naturale oppure smaltata?